LA RICERCA

Smart home in Italia, il mercato cresce ma servono standard per il dialogo dei dispositivi

La spesa per la smart home in Italia cresce più della media europea. Ecco novità e tendenze secondo l’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano che segnala il ruolo degli ecosistemi

Pubblicato il 26 Feb 2024

La smart home in Italia è un mercato in crescita, nonostante la crisi. A caratterizzarlo  sono le nuove frontiere dell’intelligenza artificiale, la necessità di rafforzare ecosistemi come Matter che facciano dialogare prodotti e sistemi proprietari. Ma non solo. Smart speaker in grado non solo di rispondere, ma anche di dialogare e modelli di business innovativi come la servitizzazione.

È piena di suggestioni e spunti per il Proptech la ricerca sulla Smart Home dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, presentata durante il convegno “Smart Home Reloaded: è il momento di innovare, su solide basi”.

Smart home Italia 2024, il mercato e la spesa pro capite

Ad aiutarci a capire dimensioni e soprattutto lo scenario in cui si muove la smart home in Italia  è Giulio Salvadori, direttore dell’Osservatorio Internet of Things. ”Il primo dato interessante – spiega – è quello del mercato italiano che noi analizziamo, nei volumi di vendita, solo nella parte specifica della domotica. Nel 2023 la Smart Home continua a crescere: raggiunge quota 810 milioni di euro, +5% rispetto al 2022, evidenziando un tasso di crescita più alto della media europea. Nonostante questo, resta elevata la distanza dell’Italia dagli altri Paesi in termini di spesa pro capite, con 13,7 euro per abitante contro i 28,8 euro in media in Europa”.

La riduzione degli incentivi

L’espansione del mercato italiano avrebbe potuto essere ancora più elevata. Il rallentamento della crescita rispetto agli scorsi anni (+18% nel 2022, +29% nel 2021) è dovuto alla riduzione degli incentivi. A risentirne sono state soprattutto le vendite di dispositivi smart collegati all’edilizia e legati al risparmio energetico, come caldaie, pompe di calore, valvole termostatiche e termostati.

Le novità e le soluzioni IoT per la smart home 2024

Il 2023 – evidenzia la ricerca diretta da Giulio Salvadori – ha portato novità importanti sul fronte della domanda e dell’offerta di soluzioni smart per la casa. Cresce infatti il numero di aziende che propone servizi innovativi grazie alla valorizzazione dei dati raccolti dai dispositivi e all’integrazione delle soluzioni IoT con algoritmi di Intelligenza Artificiale (AI). In questa direzione vanno ad esempio il monitoraggio a distanza dei consumi energetici, di fumi, allagamenti, incendi e cortocircuiti e della salubrità della casa con dispositivi che purificano l’aria e tengono sotto controllo temperature e umidità grazie a sensori e centraline metro.

1. La sicurezza in testa

Sono le soluzioni per la sicurezza (videocamere, sensori per porte/finestre e serrature connesse) a trainare le vendite del mercato Smart Home nel 2023, con ben 195 milioni di euro (24%) e un tasso di crescita superiore al 2022 (+30% vs +20% nel 2022). Si consolida l’attivazione di abbonamenti che consentono di archiviare su cloud immagini e video, di fare chiamate automatiche di emergenza o di attivare servizi di pronto intervento in caso di allarme, ma si rileva anche una forte crescita di nuove offerte in grado di integrare l’Intelligenza Artificiale per rilevare potenziali violazioni di sicurezza e proteggere la casa. Un tema, quello dell’utilizzo dell’integrazione dell’AI nei sistemi di sicurezza, molto delicato come chiosa Salvadori: “L’attuale normativa andrebbe aggiornata alla luce dei progressi della tecnologia”.

2. La corsa degli elettrodomestici

Nel mercato Smart Home in Italia seguono gli elettrodomestici smart, con 151 milioni di euro (19%) e una crescita importante (+8%), nonostante la flessione delle vendite degli elettrodomestici in Europa (-5% nel 2023). Un risultato dovuto al progressivo ampliamento dell’offerta dei principali produttori, che hanno reso sempre più connessa la gamma.

3. I sistemi di riscaldamento

Al terzo posto, i sistemi di riscaldamento e climatizzazione smart, con 148 milioni di euro (18% del mercato,  -5%), che vedono il progressivo ampliamento dell’offerta da parte dei principali produttori e il lancio di nuove offerte basate utilizzo di algoritmi di AI e sulla cosiddetta servitizzazione, cioè la vendita di un servizio e non più di un prodotto. Salvadori qui fa un esempio concreto: “Si arriverà alla cessione in comodato di una lavatrice, che si pagherà in base al consumo e cioè di quanti lavaggi faremo. Le stesse lavatrici doseranno in autonomia la corretta quantità di detersivo a seconda del carico, si accenderanno nelle ore a tariffe agevolate e riconosceranno, come altri elettrodomestici, la tipologia di guasto e invieranno informazioni puntuali per la riparazione”.

4. Il risparmio energetico

Nonostante la riduzione degli incentivi statali abbia contribuito al rallentamento delle vendite, mantengono un peso significativo le soluzioni più “vicine” al risparmio energetico, come caldaie, pompe di calore, termostati, valvole termostatiche e condizionatori connessi. “Gli utenti – aggiunge Salvadori – rimangono sempre più attenti alla tematica, sia per i costi associati ai consumi sia per la crescente attenzione alla sostenibilità: il 17% dei consumatori associa il concetto di Smart Home alla gestione dei propri consumi (+5% rispetto al 2022). Il 24% degli utenti individua come servizio di maggiore interesse per il futuro proprio l’analisi in tempo reale dei consumi energetici.

Nuove funzionalità per gli smart speaker

Al quarto posto delle vendite gli smart speaker (130 milioni di euro, 16% del mercato, -5%), con un rallentamento del trend di crescita (in linea con i numeri a livello internazionale) dovuto in gran parte alla progressiva saturazione del mercato, che vede sempre più abitazioni già dotate di uno o più speaker. In Italia, però, solo il 17% dei possessori di smart speaker li utilizza per gestire altri oggetti della casa. Per gli smart speaker si annunciano grandi opportunità di crescita: “Grazie all’Intelligenza artificiali e all’evoluzione dell’IoT si potranno offrire assistenza alle persone fragili impostando un dialogo vero e proprio come avvisi di cadute di anziani in casa, assistenza ai disabili”.

L’App come interfaccia privilegiata

“Dal lato della domanda – afferma Giulio Salvadori – si assiste a un consolidamento sempre più forte dell’App come principale interfaccia tra Smart Home e utente. E qualcuno – sorride Salvadori – si ritrova già 4/5 App installate. Dal lato offerta, cresce invece  il numero di aziende che propone servizi innovativi. L’obiettivo è fidelizzare i propri clienti, puntando su un’esperienza sempre più personalizzata e creando valore grazie ai dati raccolti”.

Consumatori soddisfatti  ma poco connessi

Secondo i risultati dell’indagine realizzata dall’Osservatorio in collaborazione con BVA Doxa, il 59% dei consumatori dichiara di possedere almeno un oggetto smart all’interno della propria abitazione, il 70% è molto soddisfatto degli acquisti, ma sono ancora pochi gli utenti che hanno effettivamente connesso i loro dispositivi (38%). La propensione all’attivazione delle funzioni smart dipende dalla tipologia di prodotto acquistato: è elevata per le soluzioni di controllo e gestione della casa (68%) e di sicurezza (64%), risulta molto più bassa per gli elettrodomestici (32%). Coloro che hanno attivato le funzionalità smart le utilizzano con una certa costanza: il 63% lo fa frequentemente.

Le aspettative dei fruitori

Guardando alle aspettative dei consumatori per il futuro, il desiderio rimane quello di poter connettere tutti i dispositivi e poterli comodamente programmare in perfetta autonomia (32%), mantenendo sempre una certa attenzione sul livello di sicurezza interna all’abitazione (30%) e il pieno controllo sui consumi energetici (24%). Solo l’11% (-1% vs 2022) usa una stessa App per gestire dispositivi di brand differenti, a conferma di come l’esperienza utente risulti ancora troppo frammentata.

Le tecnologie di “sistema”

Si rafforza il ruolo degli ecosistemi, con Matter in prima fila tra le iniziative più rilevanti. “Negli ultimi mesi – sottolinea la ricerca –  il protocollo Matter ha subito aggiornamenti e innovazioni sostanziali attraverso le due successive Release avvenute nel corso del 2023, a maggio e ottobre. Grazie all’ultima versione, l’ecosistema incorpora un’ampia gamma di prodotti, che vanno dagli altoparlanti e termostati intelligenti alle serrature smart, fino ai grandi e piccoli elettrodomestici. Mentre procede l’evoluzione dello standard, però, le applicazioni e le prime esperienze di integrazione da parte delle aziende non sono state prive di difficoltà e c’è ancora molto lavoro da fare su questo aspetto.

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Davide Banfo

Giornalista e viaggiatore curioso. Dopo aver iniziato alla Gazzetta del Popolo, ho lavorato con incarichi diversi in alcune redazioni e in diversi settori di Repubblica: Torino, Bari, Roma, Milano e poi di nuovo a Roma.

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