TECNOLOGIE

I droni per l’immobiliare: le applicazioni e i casi d’uso

Sono numerose le applicazioni dei droni che si stanno sviluppando nel mondo immobiliare: dal controllo cantieri alla sorveglianza di depositi.

Pubblicato il 25 Mag 2022

Le applicazioni dei droni nell’immobiliare costituiscono una frontiera del proptech in grande sviluppo. Monitoraggio dei cantieri e dello stato di avanzamento lavori; verifica sviluppo delle attività e Project monitoring; supporto tecnico a distanza; controllo delle strutture alla consegna degli immobili al cliente finale. E molto altro ancora.

Sono numerosi i casi d’uso dei droni per il mondo immobiliare: controllo, verifica, visione a distanza innanzitutto. Ciò che prima richiedeva inevitabilmente uno spostamento e una visita di persona sul posto, oggi può essere fatto da remoto – e con risultati di completezza e precisione molto maggiori – impiegando un drone agile e sofisticato.

Tra i vari modelli esistenti, ce ne sono anche di specializzati per il settore immobiliare.

Droni per l’immobiliare: il controllo cantieri

“Già da alcuni anni una delle applicazioni principali consiste nell’utilizzare un drone per verificare lo stato di un immobile o come procedono i lavori di cantiere da parte di addetti e Stakeholder che si trovano molto lontano, anche all’estero, in un Paese distante migliaia di chilometri”, sottolinea Laura Piantanida, Head of business development and marketing di Yard Reaas.

Il Gruppo specializzato in consulenza per il Real Estate e nella gestione di servizi immobiliari realizza 40 milioni di euro di ricavi l’anno e opera sia nel mercato istituzionale che nel segmento Distressed per i principali operatori del settore: investitori italiani e stranieri, banche, Sgr e fondi, gruppi industriali, fondi di private equity e family office.

“Molti dei nostri clienti sono stranieri che vivono e lavorano anche a migliaia di chilometri di distanza da una struttura immobiliare che stanno valutando, comprando o ristrutturando”, spiega Piantanida, “così è molto più semplice se registriamo un video, molto completo e dettagliato, della struttura immobiliare, utilizzando un drone che riprende le immagini dall’alto e da ogni lato e altezza della struttura. Così il cliente può vedere e valutare tutto senza muoversi dall’ufficio o da dove si trova”.

Il monitoraggio di immobili su grandi superfici

Una tendenza che ha avuto un forte e ulteriore impulso durante la pandemia e i vari lockdown: “l’emergenza sanitaria ha accelerato l’utilizzo di molte tecnologie, e questo è avvenuto anche per i droni impiegati nel mondo immobiliare”, osserva la manager di Yard Reaas.

Spesso c’è l’esigenza di monitorare e verificare le condizioni e la situazione di immobili industriali e commerciali che si estendono su grandi superfici, come capannoni, centri produttivi e logistici, centri commerciali, aree che possono occupare ad esempio 150mila o 200mila metri quadrati: con i sistemi tradizionali, cioè la verifica di persona e sul posto, tutto ciò richiedeva molto tempo, e diversi spazi e strutture, ad esempio sui tetti degli edifici, risultavano difficili da raggiungere e ispezionare.

Ora con l’utilizzo dei dispositivi volanti le operazioni sono molto più semplici, veloci, efficaci. E con facilità si possono ad esempio riscontrare eventuali danneggiamenti sulle coperture degli edifici, e la loro precisa entità.

Una visione hi-tech e molto più accurata

“Il ricorso ai droni permette una visione Hi-tech e molto più accurata. Oltre al fatto che le riprese video si possono vedere e rivedere tutte le volte che serve, fare ingrandimenti e zoom per focalizzare dei particolari, condividerle con chiunque, archiviarle per conservare della documentazione. Siamo in grado di supervisionare le attività da un punto di vista privilegiato”, rimarca Piantanida: “la vista dall’alto garantisce un quadro molto più preciso: un conto è visionare strade, infrastrutture e quant’altro su una mappa, tutt’altra cosa è vedere dal vero”.

Il ricorso ai droni diventa prezioso anche a fini commerciali o di interazione con gli altri operatori e Stakeholder, “in questo modo offriamo a clienti e potenziali clienti un quadro complessivo”, e anche investitori e committenti apprezzano: “filmati e video aerei sono ormai un materiale documentale insostituibile ai dossier trasmessi ai nostri interlocutori”.

Ispezioni e video-sorveglianza

Progetti avviati e altri già realizzati comprendono attività di controllo inventariale, ispezione di impianti, sicurezza di depositi e merci, video-sorveglianza, sicurezza degli operatori. Una visione dall’alto è utile anche ai responsabili di cantiere e di progetto: il monitoraggio è più preciso e accurato, la consegna al committente priva di sorprese potendone anche anticipare esigenze e richieste.
Ci sono aziende come On-Flight specializzate nell’uso di droni e laser scanner che con accuratezza e precisione millimetrica effettuano rilievi in 3D interni ed esterni, ispezioni per visualizzare al meglio ogni piccolo dettaglio di ogni immobile.

“Utilizzare il drone per raggiungere punti inaccessibili o pericolosi per l’uomo è fondamentale se vogliamo conoscere a 360 gradi lo stato di fatto esterno di un immobile”, fanno notare gli specialisti, “l’apparecchio garantisce meno rischi, evitando di mandare persone fisiche in quota, e tempi di esecuzione molto rapidi. Inoltre, senza il drone si dovrebbero noleggiare piattaforme di sollevamento e fare le pratiche per richiedere l’occupazione del suolo pubblico”.

Un altro caso di utilizzo, sempre per motivi di sicurezza, si ha quando in un’area o in un’immobile sono presenti sostanze, materiali, rifiuti pericolosi e contaminanti, quindi le ispezioni vengono fatte necessariamente con gli apparecchi volanti senza far intervenire di persona gli addetti ai controlli.

La tecnologia quindi c’è e permette di ottimizzare molte attività tipiche del Real Estate. Adesso ci sono da superare i freni culturali che sono la vera barriera per lo sviluppo del Proptech.

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Stefano Casini

Giornalista specializzato nei settori dell'Economia, imprese, tecnologie e innovazione. In oltre 20 anni di attività, ho lavorato per Panorama Economy, Il Mondo, Gruppo Mediolanum, Università Iulm. Mi piacciono i progetti innovativi, il teatro e la cucina come una volta.

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