DIGITAL TRANSFORMATION

BIM e Common Data Environment (CDE), come collaborare nei progetti immobiliari

Il Common Data Environment è uno strumento per l’implementazione del BIM: un ambiente di lavoro condiviso in grado di rendere più efficiente la gestione di un progetto immobiliare con processi trasparenti e condivisi. Ecco come funziona e quali vantaggi ha

Pubblicato il 06 Mar 2023

Philippe Sourdois

Managing Director di Tétris Italia

Il real estate sta attraversando una transizione verso il digitale con implicazioni per gli operatori del settore che devono adeguare la loro offerta di servizi di progettazione, costruzione e manutenzione degli immobili alle richieste del mercato, implementando processi e sistemi all’avanguardia che garantiscano una gestione dei progetti efficiente, precisa e integrata tra i vari attori della filiera.

Nel corso di una progettazione di interni, la condivisione, la comunicazione e il monitoraggio delle informazioni tra i team di progetto e l’utente finale dello spazio sono fondamentali, così come la modellazione delle informazioni di costruzione per creare una rappresentazione digitale dello spazio progettuale.

Common Data Enviroment, che cos’è

Il Building Information Modelling (BIM) è una metodologia di lavoro che riunisce tutti i dati e le informazioni necessarie per concettualizzare, produrre e gestire un progetto in un ambiente digitale, creando così un approccio semplificato, multidisciplinare e interconnesso alla progettazione, alla gestione e alla consegna dei progetti tra tutte le parti interessate e le discipline.

Uno strumento per l’implementazione del BIM nei progetti è l’uso di un Common Data Environment (CDE), un ambiente di lavoro condiviso in grado di rendere più efficiente la gestione di un progetto immobiliare con processi trasparenti e condivisi.

Questa piattaforma software è in grado di riunire grandi quantità di informazioni provenienti da diversi flussi di lavoro e consente una collaborazione in tempo reale e un iter decisionale più efficiente riducendo i rischi, i tempi di approvvigionamento e di risoluzione dei problemi, gli sprechi di materiale e, non da ultimo, i costi del progetto.

Tutti i professionisti coinvolti possono collaborare virtualmente al progetto condividendo le competenze ed accedendo alle informazioni più aggiornate in maniera immediata e simultanea. Lo scambio di dati, documenti e comunicazioni avviene in modo molto più diretto e accessibile, favorendo un uso più efficiente e intelligente delle risorse.

I vantaggi del CDE: trasparenza e accessibilità

Un vantaggio significativo dell’uso di un Common Data Environment integrato al BIM è la capacità di comunicare in modo incisivo l’avanzamento del progetto. Tramite la creazione di un modello 3D dello spazio è possibile avere una visione chiara di come sarà una volta costruito. Questo strumento permette di visualizzare tutte le modifiche al concept in fase di progettazione, non appena vengono apportate, semplificando i processi di approvazione e riducendo i tempi comunicazione tra i team di progetto che possono controllare i progressi e accedere a tutte le informazioni da qualsiasi dispositivo.

Durante il processo di progettazione, grazie all’utilizzo di un modello digitale in 3D, è possibile visualizzare in modo chiaro diverse opzioni di layout e design, sperimentare diverse finiture, colori e configurazioni e visualizzare immediatamente le alternative in caso di problemi di disponibilità del materiale.

Anche durante la costruzione spesso ci si trova di fronte a modifiche che devono essere integrate. Utilizzando un modello tecnico 3D ospitato nell’ambiente dati comune, è possibile apportare ed approvare rapidamente le modifiche necessarie, comprese le informazioni sui costi e le eventuali implicazioni temporali, ottimizzando la tempistica di costruzione.

Inoltre, se dovesse arrivare il momento di rinnovare lo spazio negli anni a venire, avere una copia digitale dello spazio velocizzerebbe la consegna di progetti futuri.

Progettare gli interni mentre si costruisce l’edificio

Per gli allestimenti d’interni, quando l’edificio è ancora in fase di costruzione, l’uso di un ambiente dati comune semplifica ulteriormente il flusso di lavoro, grazie alla possibilità di collegare il modello 3D di progettazione degli interni con le fasi architettoniche e di costruzione. Questo significa che, mentre l’edificio è in costruzione, qualsiasi requisito speciale per la fase di allestimento degli interni può essere introdotto nella fase di costruzione, riducendo il periodo di lavoro complessivo e consegnando gli spazi in anticipo.

A ciò si aggiunge che in caso di problemi di reperibilità dei materiali, se i tempi di importazione sono troppo lunghi, possono essere visualizzati all’interno del modello 3D tutte le alternative disponibili a magazzino, consentendo una selezione che soddisfi l’estetica del progetto e le aspettative del cliente.

La precisione che aiuta la sostenibilità

La trasparenza, l’accessibilità e l’efficienza nell’utilizzo del BIM facilitano la progettazione di uno spazio sostenibile ed il suo impiego si presta bene in progetti che richiedono una certificazione ecologica.

L’utilizzo di un Common Data Environment  è in grado di abbattere le emissioni prodotte nel processo di realizzazione di un edificio. La comunicazione tra gli attori del progetto aiuta a evitare errori e la necessità di rielaborazione, la collaborazione in cloud riduce le emissioni legate ai viaggi e infine tutta la documentazione cartacea viene eliminata.

L’uso di un modello 3D dell’edificio, invece dei disegni, offre infatti una maggiore precisione nella pianificazione degli spazi. I progettisti possono infatti analizzare i fattori ambientali, come la luce e il calore, e pianificare l’illuminazione artificiale per massimizzare la luce naturale e il riscaldamento/raffreddamento per ottimizzare l’efficienza energetica.

In conclusione, nel coordinare il complesso processo di allestimento di un interno, l’uso del BIM e di un Common Data Environment può introdurre sostanziali efficienze, con una modellazione 3D interattiva all’avanguardia che offre un modo efficace di visualizzare e sperimentare la progettazione degli spazi, accelerando il processo decisionale. Sebbene l’uso del BIM nella progettazione degli interni sia una tendenza emergente, stabilire un metodo di lavoro BIM con un CDE al centro del processo consentirebbe ai team di progetto di migliorare il coordinamento e la collaborazione, con flussi di lavoro più efficienti e organizzati, realizzando un significativo risparmio di tempo rispetto al programma del progetto.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Philippe Sourdois
Managing Director di Tétris Italia

Managing Director di Tétris Italia, società controllata da JLL che progetta e costruisce spazi dinamici per aiutare le persone a pensare meglio, lavorare meglio e vivere meglio.

Seguimi su

Articolo 1 di 4