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Casavo, come funziona il primo instant buyer italiano

Casavo, il primo Instant Buyer Immobiliare italiano che, attraverso la sua piattaforma, acquisisce immobili residenziali, li ristruttura per metterli poi sul mercato. Il tutto semplificando e accelerando il processo: in massimo trenta giorni, infatti, il cliente vende la casa ricevendo subito il 100% della liquidità.

Pubblicato il 03 Giu 2021

Il team di Casavo

In Italia, dalla crisi del 2008 in poi, le tempistiche di vendita degli immobili si sono decisamente allungate e il mercato si è fatto sempre più stagnante e incerto. Qualche timido miglioramento negli ultimi anni c’è stato, complice un progressivo livellamento verso il basso dei tassi che ha spinto le banche ad essere meno refrattarie nella concessione dei mutui; tuttavia, resta estremamente complicato vendere in tempi rapidi la propria abitazione, vista la distanza che spesso intercorre tra domanda e offerta.

Con uno scenario di questo tipo a fare da contorno, si possono comprendere i motivi dietro l’incedibile successo di Casavo, startup proptech milanese che opera secondo il concetto di Instant Buying, fondata nel 2017 e diventata nel giro di 3 anni e mezzo un esempio di eccellenza imprenditoriale con quasi 400 milioni di capitali raccolti tra equity e debito.

Con un approccio innovativo al settore, volto a introdurre un nuovo paradigma sostenibile e allo stesso tempo capace di snellire i processi, Casavo ha rivoluzionato un mercato tradizionalista e profondamente radicato che necessitava di una ventata d’aria fresca; così facendo è riuscita a intercettare le esigenze di acquirenti e venditori, assicurandosi in virtù di ciò un vantaggio competitivo non indifferente.

Ma vediamo in cosa consiste la ricetta vincente della società guidata da Giorgio Tinacci, ventinovenne ex bocconiano, che ha scoperto questo nuovo modo di gestire la compravendita immobiliare analizzando il funzionamento del mercato americano durante un viaggio negli States.

Che cosa fa Casavo?

Come detto, Casavo, tramite la sua piattaforma, offre un servizio di Instant Buying con l’obiettivo di ridurre, da 6-7 mesi a 30 giorni, i tempi per l’acquisto o la vendita di un immobile. Per farlo si serve di un algoritmo, chiamato Eva, che consente di valutare in tempo reale il valore di un immobile. Questo sistema di valutazione automatizzato è alimentato da due fonti principali: un database interno, dove vengono inseriti tutti i dati di immobili che l’azienda visiona e un concentrato di dati aggregati relativi ai prezzi che appaiono sui siti di annunci immobiliari. Gli altri parametri che vengono poi tenuti in considerazione sono ovviamente le caratteristiche dell’immobile, la metratura, lo stato, la posizione e l’esposizione…

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Il servizio di valutazione del proprio appartamento è assolutamente gratuito a prescindere se poi si decida o meno di proseguire con la vendita. Nel caso il cliente, dopo la stima iniziale, desiderasse cedere l’immobile, Casavo indosserebbe immediatamente i panni dell’acquirente, non quelli dell’intermediario. Ed è proprio qui che sta la novità. Viene infatti formulata un’offerta, mediamente più bassa dell’8% rispetto al costo di mercato, basata sui dati processati dall’algoritmo. Si applica di default questo sconto perché la società investe in prima persona assumendosi il rischio della futura rivendita e occupandosi eventualmente dei lavori di ristrutturazione. Dopo 5 giorni di ulteriori verifiche, se non vengono riscontrate particolari anomalie durante i vari sopralluoghi, la proposta diventa vincolante e il cliente viene liquidato in circa 30 giorni.

La piattaforma ovviamente dà all’utente anche la possibilità di comprare casa, attingendo dal portafoglio di abitazioni precedentemente acquistate dalla società e da quello di una serie di agenzie immobiliari rigorosamente selezionate. Proprio queste ultime giocano un ruolo fondamentale nella rivendita degli immobili, visto che spesso vengono loro affidati i mandati a vendere una volta acquisiti gli immobili. Casavo invece si incarica direttamente degli investimenti in brochure e marketing per supportare l’agenzia, oltre alla sopracitata ristrutturazione. La collaborazione con le agenzie è suggellata da una sezione apposita sul sito, chiamata Doris, dove le stesse possono pubblicare gratuitamente e modificare annunci totalmente personalizzabili. Lo scambio di favori è reciproco perché Casavo può aiutare le agenzie a smaltire le proprietà presenti nel loro portafoglio, effettuando un’offerta d’acquisto se ritenute confacenti alla politica aziendale. Qualora il cliente dell’agenzia dovesse accettarla, in meno di 30 giorni gli verrà liquidato il 100% del valore della casa, mentre all’impresa Casavo accrediterà le commissioni di vendita, in linea con la media di mercato.

I numeri e le fonti di finanziamento

In totale sul portale sono oltre 2500 gli annunci, corredati con foto di qualità e descrizioni dettagliate, oltre a prevedere tour virtuali utili per farsi un’idea preliminare dell’immobile. Le transazioni ad oggi concluse sono invece 1.100 per un controvalore di 300 milioni di euro e si conta che delle 14 mila compravendite realizzate nella città di Milano nei primi nove mesi del 2020 il 50 per cento delle valutazioni (7.000) sia avvenuta sul portale di Casavo. Per far fronte agli investimenti, la società – che sotto questo aspetto si muove un po’ come un fondo immobiliare – ha recentemente incassato un round di serie C da 50 milioni di euro guidato da Exor Seeds (l’attività di investimenti early-stage con cui la holding della famiglia Agnelli supporta aziende emergenti che hanno le potenzialità di diventare ciascuna leader nel suo mercato) e un finanziamento fino a 150 milioni di euro dalla banca d’affari Goldman Sachs. L’ammontare dei fondi raccolti dalla piattaforma è salito fino quota 385 milioni, tra capitale e debito. Si tratta del più grande investimento nella storia delle startup italiane. Come spiegato da Giorgio Tinacci, fondatore e CEO di Casavo, le nuove risorse serviranno per “accelerare la crescita sia all’interno dei mercati dove siamo già attivi (la società attualmente opera a Milano, Roma, Torino, Firenze, Bologna, Verona e Madrid con un team di oltre 200 persone), sia in altri Paesi europei aiutandoci a rivoluzionare l’esperienza di vendita e di acquisto casa per migliaia di persone”. Nello specifico, ha chiosato Tinacci “la raccolta di equity ci permetterà di continuare ad investire nel nostro team e in tecnologia per creare la migliore esperienza digitale per i nostri clienti. La linea di credito da parte di Goldman Sachs, invece, rappresenta una tappa fondamentale e strategica per finanziare le nostre transazioni immobiliari su larga scala con il supporto di investitori istituzionali”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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