MERCATO ITALIA

Competenze Proptech: i profili professionali più richiesti per l’innovazione nel Real Estate

Dal sales development all’ESG Consultant: per crescere il Proptech italiano ha bisogno di competenze specifiche. “Le tecnologie non posso da sole sviluppare progetti innovativi”, spiega Chiara Tagliaro di IPN. Che ha registrato i bisogni del mercato

Pubblicato il 28 Feb 2022

Photo by Isaac Smith on Unsplash

Il Proptech ha bisogno di competenze e skill specifiche. ““Per massimizzare il contributo della tecnologia è fondamentale un allineamento delle competenze degli operatori attuali e futuri nel settore costruzioni e immobiliare, lungo tutta la filiera” fa notare Chiara Tagliaro, ricercatrice dell’Italian Proptech Network, che registra l’importanza di risorse umane qualificate per lo sviluppo del mercato in Italia.

Il Proptech in Italia è trainato da realtà ancora di piccole e medie dimensioni, per le quali l’attrazione e il mantenimento dei talenti è un fattore chiave di successo, visto che hanno collaboratori molto giovani, per riuscire a scaricare le potenzialità delle tecnologie digitali nel mondo delle costruzioni e nell’immobiliare: dai nuovi sistemi di valutazione dei rischi alle soluzioni per la riduzione dei costi, dalla segmentazione del mercato alla gestione dei dati.

“Strumenti digitali e intelligenza artificiale non possono, da soli, sviluppare progetti, anche se possono potenziare le capacità dell’essere umano”, spiega la Tagliaro.  “Le abilità possono essere migliorate dalla tecnologia, alcune possono essere emulate da robot o intelligenze artificiali. I talenti no, sono loro che creano l’innovazione che, a sua volta, guida la rivoluzione dietro queste macchine per creare gli ambienti in cui viviamo”.

L’Italian PropTech Network (IPN) ha rilevato nel suo Monitor annuale che per le PropTech italiane, oltre agli investimenti in tecnologia, è necessario investire nel reclutamento di nuove risorse umane (per il 63% delle PropTech italiane censite nell’Italian PropTech Monitor 2021), e nella formazione continua (per il 42%).

Ma quali sono le competenze proptech più richieste e come si formano?

Competenze Proptech, le collaborazioni con partner e università

Oltre a far crescere i talenti, risulta di vitale importanza per lo sviluppo delle attività instaurare collaborazioni con altri operatori (il 53% collabora con operatori consolidati del Real Estate, mentre il 23% con altre PropTech): queste cooperazioni si integrano alla necessità di apprendere le competenze e conoscenze mancanti all’interno della propria realtà, da partner esterni (48%) e da collaborazioni con centri di ricerca e sviluppo, come le università (21%).

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A dare la possibilità di aumentare le proprie competenze e incontrare nuovi talenti è anche l’opportunità di lavorare in spazi condivisi (elemento di grande valore per il 69% delle PropTech).

“I progressi del PropTech in Italia negli ultimi anni sono stati incredibili e tuttavia sono solo una premessa dei mutamenti a venire”, sottolinea Giulio Di Pietrantonio, European recruitment consultant in LMRE, “per cui le competenze e i talenti necessari oggi sono in continua trasformazione”.

I profili più richiesti nel Proptech: dal sales development al data analyst

La multinazionale del recruitment LMRE cerca i migliori talenti sul mercato. “I nostri consulenti rintracciano i talenti più brillanti e li collocano presso le aziende PropTech più innovative in Europa, Gran Bretagna, Nord America e Asia-Pacifico”, rimarca Di Pietrantonio.

L’evoluzione del PropTech pone quindi un problema di competenze ovunque, “per quanto riguarda i profili più richiesti in Italia”, spiega lo specialista di LMRE, “in questo periodo sono innanzitutto due: Sales development rapresentative e Account manager”.

Per quanto riguarda il primo profilo professionale, il Sales development rapresentative si occupa ad esempio di tutte le attività di contatto alla clientela potenziale, invio di email, telefonate e contatti diretti, comunicazioni via Social network. A questo si aggiunge anche la raccolta dei feedback da parte dei clienti e le comunicazioni al team di prodotto.

L’Account manager gestisce i vari progetti commerciali, sviluppa la profilazione del mercato, lavora al Customer portfolio management. Anche in questo caso come nel precedente, oltre a un’adeguata esperienza nel settore sono apprezzate le cosiddette Soft skills, vale a dire capacità relazionali e di lavoro in squadra, di coordinamento e sviluppo del lavoro e dei progetti in corso.

Una figura emergente: l’ESG Consultant per il PropTech sostenibile

“Altri profili molto richiesti sono ad esempio quelli con esperienza commerciale e manageriale nel settore del Real Estate”, spiega Di Pietrantonio, e poi “consulenti con background di area immobiliare, data analyst, ma anche ruoli con taglio finanziario e con competenza di vendita diretta al cliente finale”.

Per quanto riguarda l’ambito tecnologico, oltre ai già citati specialisti nell’analisi e gestione dei dati, sono richiesti in particolare anche programmatori di piattaforme digitali e profili focalizzati in ambito Saas – Software as a service –, per soluzioni informatiche non proprietarie ma pagate in misura del loro utilizzo concreto, mentre nel campo del Green e della sostenibilità stanno emergendo anche le figure di Esg consultant, professionisti in materia di Sviluppo etico e sostenibile, tutela dell’ambiente, della qualità della vita e attività a minore impatto ambientale.

Si tratta di operatori di nuova generazione del mondo immobiliare, già piuttosto affermati ad esempio in Francia e Germania, mentre in Italia questo tipo di esperti stanno ancora muovendo i primi passi nel mercato.

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