SOSTENIBILITÀ E REAL ESTATE

Ristruttura ora, paga quando vendi: come una startup si prepara alla direttiva europea Casa Green

La direttiva europea sulla Casa Green avrà un impatto enorme sul mercato immobiliare italiano. E creerà numerose opportunità. Metacasa lancia Cashouse, startup che finanzia la ristrutturazione a chi vuole vendere. Ecco come funziona il modello basato sulle tecnologie digitali

Pubblicato il 05 Giu 2023

“Stiamo trasformando il modo in cui le persone vendono casa dandogli una prospettiva completamente nuova, soprattutto se si tratta di case usate, non abitate, ereditate.”. Un percorso chiaro quello che delinea Sacha Gentili, ceo e founder di Cashouse, la piattaforma di ristrutturazione pre-vendita che riqualifica gli immobili per venderli più velocemente e al miglior prezzo possibile, senza far anticipare le spese di ristrutturazione al venditore. Cashouse è stata costituita all’interno di Metacasa, società di cui Prootech 360 ha già parlato nei mesi scorsi

Casa Green, le opportunità e l’impatto della direttiva europea

Cashhouse nasce da una constatazione: le opportunità della direttiva europea “Casa Green”, che prima di arrivare alla versione definitiva dovrà ancora passare attraverso un negoziato nella Commissione europea e dall’ok definitivo dello stesso Europarlamento. Lo scenario, però, è già chiaro: gli edifici residenziali dovranno raggiungere la classe energetica E entro il 1° gennaio 2030 e la classe D entro il 2033. Se non rispetteranno questo requisito, non potranno più essere affittati né venduti.

Per l’Italia, l’impatto della direttiva Casa Green sarà gigantesco e trasversale. Secondo i dati dell’Associazione nazionale costruttori edili (Ance), il 74% del patrimonio immobiliare – cioè 11 milioni di edifici – ha prestazioni energetiche inferiori rispetto a quanto previsto dalla direttiva. Anche considerando le deroghe, previste fin da ora per edifici di interesse storico o vincolati e case vacanze, milioni di immobili andranno riqualificati in tempi brevi.

Casa green, ristrutturare aiuta a vendere meglio

“Ristrutturare casa prima di metterla sul mercato – spiega Gentili – contribuisce ad accelerare il processo di vendita. Una casa completamente rinnovata e con una classe energetica migliore, consente ai potenziali acquirenti di fare un’offerta senza considerare i costi di ristrutturazione ed altre incognite che oltre a far perdere molti mesi, aumentano le paure e di conseguenza producono quasi sempre offerte al ribasso”.

“Alle condizioni attuali di mercato con l’aumento dei tassi dei mutui e le incertezze legate al ciclo economico, vendere un immobile è complicato e lo sarà ancora di più in futuro quando probabilmente saremo costretti a dover riqualificare energeticamente la nostra proprietà prima di poterla cedere o affittare. Da sempre gli acquirenti si trovano in difficoltà nel quantificare i costi e i tempi degli interventi di ristrutturazione e di conseguenza, impiegano più tempo nella scelta e presentano offerte al ribasso, per il timore di dover sostenere grossi investimenti in un momento successivo”.

Sacha Gentili, founder di Cashouse

Il modello della startup Cashouse

La promessa è semplice e diretta: “Ristruttura Ora, Paga Quando Vendi” e lo slogan elaborato da Gentili. “Cashouse – continua Gentili – effettua a proprie spese interventi di ristrutturazione mirati ad aumentare il valore e l’attrattività dell’immobile e a rispettare la direttiva europea sulla riqualificazione energetica. Il proprietario pagherà solo dopo avere chiuso la compravendita ed ha un anno di tempo per chiudere l’operazione. Il costo che può arrivare a 100mila euro viene stabilito inizialmente, senza possibilità di rincari. Un servizio innovativo con un valore di mercato potenziale da 350-440 miliardi di euro per la riqualificazione del patrimonio immobiliare italiano”.

Nei vari passaggi, come già succede da tempo nel campo del proptech, fondamentale è l’ausilio della tecnologia. Il venditore compila un form online in cui chiede una valutazione della propria casa: grazie all’utilizzo di algoritmi di intelligenza artificiale, la piattaforma identifica in poco tempo gli interventi di ristrutturazione necessari per il salto di classe energetica e l’aumento del valore dell’immobile. A questo punto il team effettua un sopralluogo, elabora il preventivo ad un prezzo bloccato e si fa carico in toto della ristrutturazione, che il cliente pagherà soltanto dopo aver venduto la propria casa. Lo stesso team si occuperà dello stato di avanzamento dei lavori e delle possibili correzioni in corsa del progetto.

La collaborazione con le agenzie immobiliari

“Questa opzione – prosegue Gentili – è disponibile solo per i proprietari rappresentati da agenti immobiliari professionisti. Cashouse punta, infatti, a collaborare con più agenzie possibili sul territorio in una logica di sinergia e competitività. A guadagnarci non è soltanto il venditore che spunta un prezzo più alto ma anche l’agente che propone il nostro servizio e otterrà una provvigione migliore. Quello che è vincente è il sistema ibrido: tecnologia avanzata più la competenza dell’agente. Acquistare una casa, e questa è la nostra esperienza, resta un fatto emozionale in cui conta la fiducia personale e la conoscenza del mercato. In alternativa, c’è anche l’opportunità di vendere l’immobile direttamente a Cashouse, definendo una data compatibile con le proprie esigenze e un prezzo certo, senza dover pubblicare annunci né fissare visite”.

“Dal 2021 a oggi – conclude Gentili – abbiamo realizzato più di sessanta interventi, tra compravendite e ristrutturazioni, con ricavi superiori ai 4,5 milioni di euro. A marzo del 2023 abbiamo deliberato un aumento capitale da 2,5 milioni per l’attività di valorizzazione degli immobili e lo sviluppo della tecnologia proprietaria. Oggi siamo presenti con il primo flagship a Bologna, con l’obiettivo di sviluppare il progetto anche a Milano, Torino, Firenze e Roma. Nel futuro guarderemo poi ad alcuni paesi europei”.

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Davide Banfo

Giornalista e viaggiatore curioso. Dopo aver iniziato alla Gazzetta del Popolo, ho lavorato con incarichi diversi in alcune redazioni e in diversi settori di Repubblica: Torino, Bari, Roma, Milano e poi di nuovo a Roma.

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