PROPTECH WORLD

Openpath, la startup dei sistemi di accesso touchless per gli edifici

Fondata nel 2016, la startup californiana Openpath con i suoi sistemi di accesso touchless per ambienti lavorativi ha attirato investimenti importanti durante l’emergenza sanitaria. Ecco come funzionano

Pubblicato il 01 Lug 2021

Sistemi di ingresso digitali, controlli automatizzati e rinuncia definitiva alle chiavi in favore dei sensori di riconoscimento che non richiedono contatti: sono solo alcune tra le novità introdotte dal mondo Proptech nella gestione di uffici e altri spazi aziendali.

Tra le aziende principali attive in questo settore troviamo Openpath, startup di Los Angeles specializzata in sistemi cloud per il controllo digitalizzato degli ambienti lavorativi. Un mercato ancora di nicchia, ma dalle grandi potenzialità e destinato a sostituire i metodi tradizionali.

Il suo punto di forza sono i sistemi di accesso touchless disponibili per porte, tornelli e ascensori, completamente integrabili con gli elementi architettonici circostanti. Il loro funzionamento dipende dai sensori fisici installati nei punti di ingresso dell’edificio o dell’impianto, che rilevano dispositivi mobili e smartphone anziché badge, telecomandi o chiavi elettroniche. Così dipendenti, residenti e chiunque altro è autorizzato ad entrare nella struttura dovranno solamente portare con sé il proprio cellulare su cui deve essere installata l’apposita app, che interagirà passivamente con i vari sensori; una volta riconosciuto il dispositivo, all’utente pronto a fare il suo ingresso, basterà semplicemente agitare la mano per completare la procedura d’accesso.

Questo sistema touchless, consentendo alle persone di entrare e uscire da uffici senza diffondere germi sulle serrature e sulle maniglie delle porte, si è rivelato in epoca Covid la classica soluzione future-proof. La compagnia californiana è stata infatti capace di trarre grossi benefici da questo periodo storico in cui le aziende, con il ripristino delle attività lavorative, hanno destinato ingenti risorse all’adozione di tecnologie di riconoscimento che non richiedono contatti fisici.

È assai probabile che nel mondo post pandemia i sistemi touchless diventino un must all’interno del comparto direzionale, così come in quello industriale. Alla luce di quanto detto, non può apparire casuale il round di Serie C da 36 milioni dollari, guidato da Greycorft Ventures, chiuso nel luglio 2020 dalla startup di Los Angeles, in una fase di grossa incertezza per molte realtà del settore.

Fondata nel 2016 a Culver City in California da James Segil e Alex Kazerani, rispettivamente Presidente e CEO dell’azienda, le tecnologie di OpenPath sono oggi utilizzate in uffici che coprono una superficie complessiva da 40 milioni di piedi quadri (quasi quattro milioni di metri quadrati) e servono più di 800 mila clienti che attraversano, ogni giorno, 26 mila porte. A giugno 2021 la startup ha lanciato Video Reader Pro, un nuovo prodotto di sicurezza che, sfruttando la potenza di elaborazione (edge processing) della telecamera integrata ai sensori di accesso, permette di controllare anche visivamente il flusso di persone in entrata e in uscita dagli ambienti più sensibili.

 

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