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Intervista con James Dearsley (Unissu): che cos’è il proptech e a che punto è nel mondo

Il Proptech è soprattutto un cambiamento di mentalità per l’industria immobiliare, dice in questa intervista con Chiara Tagliaro il cofounder di Unissu James Dearsley. Che analizza lo stato di avanzamento dell’innovazione nei diversi mercati

Pubblicato il 23 Dic 2021

Il Proptech è soprattutto un cambiamento di mentalità per l’industria immobiliare, dice James Dearsley in questa video intervista con Chiara Tagliaro, ricercatrice del Real Estate Center (REC) del Politecnico di Milano.

Il cofounder di Unissu, marketplace internazionale che aiuta l’incontro fra domanda e offerta di innovazione per il Real Estate, analizza l’evolzuione del termine Protech, che ha contributo a coniare con il professere Andrew Baum di Oxford: Proptech, dice, è solo una parte della trasformazione digitale che sta investendo l’industria immobiliare internazionale ma è ormai il termine comune per indicare il “mentality shift” necessario per affrontarla. “Se fosse solo una questione teclogica”, dice, “sarebbe più semplice”.

Chiara Tagliaro intervista James Dearsley

Dearsley analizza lo stato del Proptech a livello internazionale, con una chiave di lettura molto interessante: “Non c’è un Paese più avanzato. Gli Stati Uniti sono il mercato più grande per numero di startup proptech, ma Londra è più avanti sul residential e il Sud America sul contech“. Insomma, il primato dipende da quale segmento di mercato si guarda o quale tecnologia.

Comunque il mercato del Proptech sarà sempre più globale. “Il Proptech propone soluzioni globali a problemi locali”, dice Dearsley, che prevede per l’Italia un’importante crescita dell’innovazione per il Real Estate nei prossimi tre anni, come spiega con dati e dettagli nella seconda parte dell’intervista.

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