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Property Management per il Real Estate di lusso: l’esperienza di Nazca ad Abu Dhabi

Nell’area geografica con maggior appeal immobiliare al mondo servono tecnologie e soluzioni innovative per il Property Management. Ecco come Nazca Gulf, nata come società di consulenza, è diventata una dei principali interlocutori nel mercato degli Emirati

Pubblicato il 14 Dic 2022

Veronica Balocco

Giornalista

Immagine di M Salem da Shutterstock

L’Emirato di Dubai, solo per citare il più noto, è tutto tranne che una scelta immobiliare qualunque. Protagonista nel 2021 della più rapida crescita del comparto a livello globale (fonte: ‘Report sul mercato immobiliare in Europa, Medio Oriente e Africa 2022’, Berkshire Hathaway Real Estate), è uno scenario di investimento in profonda trasformazione e di crescente appeal internazionale, nonché sede di infrastrutture sempre più avanzate, la destinazione resta (e, dicono i dati, lo sarà sempre più) una delle più gettonate del mercato residenziale di alto livello. Un contesto nel quale qualità dei servizi e attenzione alle esigenze luxury della clientela giocano un ruolo cruciale: il driver chiave per decretare il successo, o meno, di un’esperienza di business.

Mobilitare qualcosa come oltre 6 miliardi di transazioni immobiliari in sei mesi, come avvenuto a inizio 2022 solo nella capitale Abu Dhabi, significa poter contare su qualcosa in più della semplice disponibilità patrimoniale e infrastrutturale. Servono competenze e tecnologie, strumenti, soluzioni e approcci innovativi: qualcosa che, per gli Emirati – avanzatissimi in termini di sviluppo immobiliare, ma affamatissimi in ambito di know-how e processi – spesso arriva dall’esterno. Europa in primis.

Know-how Made in Italy al cuore dell’offerta Nazca

Nazca, società italiana da oltre 20 anni in prima fila su tutte le declinazioni della gestione immobiliare con una specializzazione importante sui servizi di Facility Management, Property Management e Soluzioni ICT, sta già operando sul mercato di Abu Dhabi.

Contattata qualche anno fa da una società partner locale, in quel momento interessata a una semplice consulenza sulla fornitura di servizi, Nazca – che conta 4 sedi operative, per 350 dipendenti e 14 milioni di euro di fatturato – oggi rappresenta, per il tramite della consociata Nazca Gulf, uno dei principali interlocutori del mercato immobiliare degli Emirati.

Nazca Gulf: un interlocutore con un “piede” in Europa

Basata a Muroor Road ad Abu Dhabi e pienamente attiva ormai da un paio d’anni negli “Stati degli sceicchi”, Nazca Gulf oggi vanta un ruolo che va ben oltre quello di semplice fornitore di servizi, seppur di alto livello.

“Dall’iniziale focus sull’universo Facility – spiega Vincenzo Noviello, General manager di Nazca – visto il buon esito delle attività, l’accordo si è fatto più solido e la sfera di competenza si è progressivamente trasferita anche all’ambito Property Management e Agency. Quel che ne emerge è una realtà a tutti gli effetti appartenente a quell’area di mercato, coinvolta nella gestione di progetti molto ampi in ambito residenziale e aziendale, ma intrinsecamente legata al nostro storico percorso di stampo ‘occidentale’”.

Nella sostanza, Nazca Gulf rappresenta per l’azienda italiana un’antenna tecnologica locale, a sua volta rafforzata dalle competenze commerciali della “consorella”. “Offriamo collaborazione su questo fronte – chiarisce Noviello – nella consapevolezza che, allo stesso modo, negli Emirati esiste una fascia di investitori bisognosa di soddisfare esigenze specifiche anche nel mercato europeo”.

Servizi di gestione: la carta che gli Emirati non hanno nella manica

Perché il Real estate degli Emirati ha letteralmente “bisogno” di ricorrere a competenze esterne sul fronte della gestione servizi? “Gli italiani – puntualizza Noviello – in loco sono considerati grandi conoscitori della materia. Sostanzialmente il modello di business è simile a quello made in Italy, con un ovvio sbilanciamento a favore dell’erogazione di servizi top-level, per spazi comuni ma anche personalizzati, spesso richiesti on demand tramite piattaforme di e-commerce”.

Il contesto è fatto di grandi proprietà sostanzialmente in mano al Governo, che a sua volta possiede le banche cui fa capo la gestione degli immobili. All’altro capo della chain, lontane dai soggetti istituzionali, regnano invece le società di Property Management, alle quali le banche delegano l’erogazione dei servizi. “Allora, ecco spiegato il nodo” chiarisce Noviello. “Mentre i soggetti locali si sono storicamente dedicati all’avanzamento in ottica infrastrutturale, frutto di un’incredibile evoluzione immobiliare, negli Emirati ha continuato a gravare una certa carenza di competenze sul fronte dei servizi. Proprio per far fronte al bisogno di know-how specializzato, dall’Europa si è progressivamente realizzato un trasferimento metodologico e tecnologico che, nel tempo, spesso è diventato uno scambio bidirezionale”.

WFM: l’IT a favore del Property Management di lusso

Nazca, in particolare, ha destato l’interesse del mercato locale con la sua offerta tecnologica “capace di estendersi anche al di là delle attività più tipiche – fa notare il General Manager – e di sconfinare ad esempio nelle esigenze delle residenze di lusso, dal catering alla tintoria, sino ai servizi di concierge”.

“Un pacchetto garantito da Nazca Gulf in particolare tramite il Software Nazca WFM – conclude Noviello – la piattaforma tecnologica nata per controllare e gestire in maniera centralizzata edifici, impianti e le relative attività di manutenzione. Uno strumento destinato ai proprietari o gestori di patrimoni immobiliari e ai Facility Manager, in grado di favorire il pieno controllo tecnico-economico di tutte le attività in tempo reale”. Anche, e soprattutto, in grado di rispondere ai bisogni di un mondo a misura di lusso che nel Made in Italy ripone da sempre una fiducia importante.

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Veronica Balocco
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