STRUMENTI

L’atlante delle architetture italiane: conoscere il costruito per fare innovazione

È online il Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi, realizzato dal Ministero della Cultura. Nella piattaforma c’è anche un atlante digitale che permette di viaggiare attraverso il patrimonio architettonico italiano e riflettere sulle possibilità offerte dalle tecnologie per salvaguardarlo e valorizzarlo

Pubblicato il 13 Feb 2023

Le officine Olivetti di Ivrea

Abitazioni, uffici, spazi pubblici. Vedere come sono stati e come sono cambiati nel corso del tempo è un esercizio prezioso per chi sta lavorando per costruire il nuovo o rinnovare il patrimonio esistente secondo i contemporanei criteri di sostenibilità.

Il censimento delle architetture italiane dal 1945

Adesso è possibile riscoprire il passato in versione digitale grazie al Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, è una mappatura dell’architettura contemporanea realizzata mediante attività di selezione e schedatura di edifici e di aree urbane significativi e di diffusione e valorizzazione dei risultati. Il tutto raccolto su una piattaforma digitale (clicca qui per comincia il tour)

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Il progetto, avviato nel 2002, è in continuo ampliamento e aggiornamento attraverso campagne di ricognizione e documentazione del patrimonio architettonico contemporaneo italiano, effettuate in collaborazione con le strutture periferiche del Ministero, gli enti locali, le Università e differenti centri di ricerca specialistici.

Quale “punto zero” del censimento è stata individuata la data del 1945, termine del conflitto mondiale, ma anche inizio della ricostruzione e, in qualche modo, momento di svolta della produzione edilizia, dell’innovazione tecnologica, delle politiche abitative, nonché di ripensamento della disciplina architettonica e urbanistica.

I criteri di selezione delle opere

Per la selezione delle opere è stata elaborata una griglia di valutazione complessa, basata su criteri bibliografici e storico-critici. In particolare, le verifiche bibliografiche tengono conto della “fortuna critica” di un’opera, delle citazioni in pubblicazioni specifiche e del riconosciuto valore nazionale e internazionale.

I criteri storico-critici prendono in esame elementi legati alle vicende storiche e architettoniche, all’evoluzione del dibattito culturale e disciplinare, al ruolo significativo svolto dall’opera nel contesto, alla notorietà e rilevanza del suo autore. Inoltre, l’acquisizione dei dati è realizzata anche attraverso sopralluoghi e ricognizioni fotografiche, acquisizione di fondi fotografici e di materiale archivistico.

Come utilizzare il censimento delle architetture italiane

La piattaforma digitale che “ospita” il Censimento delle architetture italiane propone diverse possibilità di accesso: si può cercare un’opera oppure l’architetto che l’ha firmata. È possibile viaggiare su base regionale ed è anche disponibile un atlante che propone percorsi tematici.

Il Censimento pone inevitabilmente una riflessione generale sullo stato del patrimonio architettonico recente, per accrescere la consapevolezza del suo interesse e favorirne la salvaguardia, con riferimento anche al recupero delle periferie e alla rigenerazione urbana.

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