TECNOLOGIE

Digital twin, perché il “gemello digitale” sarà un trend di crescita nel Real Estate

Il digital twin, la copia virtuale, sarà uno dei principali trend di crescita del mercato Real Estate, dice Edoardo Ribichesu, fondatore di Realisti.co e ora Head of B2B Growth di Casavo, che ripercorre il percorso fatto dalla digitalizzazione nell’ immobiliare. E ne indica le prospettive future

Pubblicato il 30 Mag 2022

Photo by Steve Johnson on Unsplash

“Il Digital twin, la copia virtuale, rappresenterà uno dei principali trend di sviluppo e crescita del mercato Real Estate”, sostiene Edoardo Ribichesu. Ha fondato Realisti.co nel 2015, come startup specializzata nelle visite virtuali agli immobili, acquisita poi nell’ottobre del 2020 dal gruppo Casavo, di cui ora è Head of B2B Growth.

Con Proptech360.it Ribichesu ripercorre il percorso fatto in questi anni dalla digitalizzazione nel mondo immobiliare: Guardando al recente passato, rimarca: “Ciò che abbiamo fatto con Realisti.co oggi lo possiamo considerare un primo passo in questa direzione, con le visite virtuali degli immobili abbiamo messo un primo tassello, un primo anello della catena che sta portando il mercato immobiliare a svilupparsi sempre più in chiave tecnologica e PropTech”. Oggi quel che faceva Realisti.co è diventato un servizio di Casavo in abbonamento per le agenzie immobiliari.

Edoardo Ribichesu, fondatore di Realisti.co e ora Head of B2B Growth di Casavo

Il digital twin nel Real Estate

Come si sta sviluppando questo percorso di digitalizzazione?
In quest’ultimo periodo stiamo assistendo alla nascita e allo sviluppo del metaverso, con la sua rappresentazione digitale di ogni realtà fisica e anche di ogni ambiente reale. Anche con Realisti.co e le visite virtuali oggi possiamo dire di avere dato un contributo, di avere fatto un primo passo, in questo passaggio da un mondo immobiliare totalmente ‘fisico’, a una nuova dimensione che unisce, integra reale e virtuale.

Con quali effetti e conseguenze?
Si sta affermando sempre più una doppia dimensione, anche di un bene e di una proprietà immobiliare. Fino a ieri esisteva solo la realtà e proprietà fisica di un immobile, d’ora in poi ci sarà sempre più un doppio binario, e alla dimensione e proprietà fisica si affianca quella digitale. Ecco perché il Digital twin rappresenterà uno dei principali trend di sviluppo e crescita del settore.

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La dimensione virtuale del ‘mattone’

Cosa cambia rispetto al passato?
La dimensione virtuale rende il mondo del ‘mattone’ molto più dinamico, e per certi versi anche più trasparente, rispetto al passato. L’utilizzo e le applicazioni della dimensione digitale sono molteplici, e vanno dalla gestione degli immobili, alla loro manutenzione, alle attività di compravendita, che sono ciò di cui ci occupiamo in Casavo. La rappresentazione virtuale di un immobile non è un elemento statico, è un elemento molto più dinamico e flessibile del suo originale reale. Il Digital twin può essere aggiornato facilmente e velocemente, il ‘gemello digitale’ può precedere quello fisico nei cambiamenti nel corso del tempo, nei progetti di manutenzione e nelle opere architettoniche e strutturali, come nell’offerta e trattazione sul mercato.

Il mercato immobiliare diventa quindi sempre più ‘virtuale’, almeno in alcune fasi e operazioni?
Quando lavoravamo allo sviluppo di Realisti.co, mai nessuno si sarebbe immaginato che un immobile potesse essere scelto e comprato attraverso esclusivamente le visite virtuali, sostituendo del tutto quelle di persona sul posto. Invece poi abbiamo assistito alle prime compravendite dopo dei virtual tour, all’inizio per immobili commerciali, capannoni, magazzini, centri logistici. Ad esempio, imprenditori dalla Cina e da altri Paesi molto lontani sceglievano e compravano degli immobili a distanza, basandosi sulle immagini degli stessi.

Poi con i Lockdown per la pandemia, sono iniziate le prime compravendite a distanza anche per immobili a uso privato, anche per delle case e appartamenti. Sul contratto di compravendita c’erano delle clausole che prevedevano il ripensamento sull’acquisto dopo una visita sul posto, ma i primi affari sviluppati a distanza e attraverso le tecnologie sono andati a buon fine e hanno iniziato a funzionare. Anche questo è un punto di non ritorno, l’innovazione può essere più o meno veloce e pervasiva, ma indietro del tutto non si torna, anzi, il PropTech può solo accelerare.

Come cambia il lavoro delle agenzie immobiliari

Le agenzie immobiliari stanno seguendo questa evoluzione?
Sì, sempre di più. A parte le realtà più refrattarie al cambiamento, ma sono e saranno sempre più penalizzate dal mercato stesso. Certo, alcuni operatori e agenti immobiliari guardano ai nuovi servizi digitali ancora con un po’ di diffidenza, ma Casavo ha adottato fin da subito un approccio e un modello inclusivi verso le agenzie immobiliari, i nostri servizi sono fatti per innovare e semplificare il lavoro degli operatori, non per bypassarli. Così come il mondo immobiliare fisico si sta progressivamente duplicando in quello virtuale, allo stesso modo il lavoro ‘tradizionale’ si può affiancare e va affiancato con quello più innovativo.

Cosa è cambiato nel suo lavoro in questi anni?
C’è una grande differenza tra far partire una startup come è stata Realisti.co e ora invece sviluppare i servizi alle agenzie per Casavo. Nel primo caso, siamo andati alla ricerca dei primissimi clienti della startup, che poi ci hanno permesso di crescere, continuare nel progetto, e in fin dei conti di arrivare fino a questo punto. Tra l’altro, abbiamo avviato e sviluppato Realisti.co solo avvalendoci di risorse finanziarie interne e di quelle ottenute sul mercato, senza ricorrere a prestiti bancari o altri finanziamenti. Oggi Casavo è una realtà ben consolidata e affermata, per cui è più agevole proporci ai nostri interlocutori e avviare nuove collaborazioni con le agenzie immobiliari.

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Stefano Casini

Giornalista specializzato nei settori dell'Economia, imprese, tecnologie e innovazione. In oltre 20 anni di attività, ho lavorato per Panorama Economy, Il Mondo, Gruppo Mediolanum, Università Iulm. Mi piacciono i progetti innovativi, il teatro e la cucina come una volta.

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