COMPETENZE & INNOVAZIONE

A Milano il primo corso di formazione executive sul Proptech

Comincia il 6 giugno il primo corso di formazione executive sul Proptech organizzato da IPN con la sponsorizzazione di Svicom. La struttura prevede sei moduli che spaziano dall’impatto delle tecnologie nel real estate fino al ConTech. Obiettivo: formare le competenze necessarie per la trasformazione della industry

Pubblicato il 29 Mag 2024

Comincia giovedì 6 giugno a Milano il primo corso di formazione executive sul Proptech. A organizzarlo è l’Italian PropTech Network (IPN) del Politecnico di Milano con Svicom SpA Società di Benefit come main sponsor all’interno dell’offerta di formazione executive, promossa dal Consorzio CISE (Construction Innovation and Sustainable Engineering).

“Siamo fermamente convinti che investire nella formazione e nell’aggiornamento delle competenze sia cruciale per affrontare con successo le sfide emergenti nel settore immobiliare”, dice Letizia Cantini, General Manager di Svicom SpA, azienda impegnata nell’innovazione tecnologica lungo l’intera filiera del real estate.

Proptech, il cambiamento che incombe sul real estate

Nonostante i suoi ritardi strutturali e la sua scarsa sensibilità per le tecnologie e l’innovazione,  il  mercato immobiliare, che sta cambiando e si trova di fronte a sfide che richiedono nuovi strumenti e competenze. Da qui la necessità di una formazione che prepari a cogliere le opportunità offerte dal digitale e in genere dalle tecnologie esponenziali come l’intelligenza artificiale.

Il cambiamento incombe anche sul mondo delle costruzioni e del real estate. “Chi opera nel settore ha sempre potuto contare su scenari di mercato sufficientemente prevedibili, prevalentemente caratterizzati da trend e cicli, da settori industriali ben circoscritti in termini di domanda, offerta e concorrenza e da tecnologie consolidate” spiega Andrea Ciaramella, co-founder di IPN e docente didi Tecnologia dell’Architettura al Politecnico di Milano. “Lo scenario di mercato attuale, invece, è caratterizzato da evoluzioni repentine e difficilmente prevedibili, da assenza di trend e cicli ben definiti, da “arene” competitive, piuttosto che specifici settori industriali.”

Che cosa propone il primo corso di formazione executive sul Proptech

Che cosa studierà chi frequenterà il corso sul Proptech? Il primo passo è l’esplorazione delle diverse tecnologie digitali disponibili oggi nel mercato italiano e applicate al real estate, che di solito vengono raccolte sotto l’etichetta Proptech. Questo servirà per mostrare agli operatori del settore i possibili approcci innovativi per abilitare l’evoluzione della industry.  Anche perché i progetti di diverse startup stanno dimostrando che si può assumere un ruolo significativo nel mercato con tempi diversi dal passato, magari andando a intaccare posizioni occupate da tempo ma sempre meno stabili.

Ciaramella spiega così questo cambiamento: “Le nuove tecnologie consentono ad aziende giovani di sviluppare servizi, prodotti e modelli di business innovativi e di acquisire rapidamente quote di mercato significative a discapito degli operatori maturi. Conoscere le opportunità offerte dalla tecnologia diventa dunque un fattore competitivo importante per la filiera delle costruzioni/immobiliare, un comparto che vale poco meno del 20% del PIL; l’opportunità di formazione e aggiornamento per gli operatori del settore consente a tutti – indipendentemente dal proprio livello di competenza tecnologica o digitale – di maturare gli strumenti per orientarsi con spirito critico in un quadro complessivo nel quale la digitalizzazione dei prodotti/servizi è una costante e il tasso di cambiamento elevatissimo”

La struttura del corso: 6 moduli per cogliere le opportunità del cambiamento

Il corso, il cui titolo completo è “Innovazione e soluzioni digitali per il Real Estate Data Driven”, propone 6 moduli tematici da 4 ore e verrà organizzato al Politecnico di Milano ogni giovedì mattina (9.30– 13.30) a partire dal 6 giugno fino all’11 luglio. Oltre a contributi accademici, introdotti dai ricercatori del Politecnico (nonché responsabili di IPN), Stefano Bellintani, Chiara Tagliaro, Silvia Francesca Leoncini e Alice Paola Pomè, i moduli prevedono testimonianze dirette dei protagonisti del PropTech a livello nazionale e internazionale.

I sei moduli costruiscono un percorso formativo che parte da un’introduzione su “L’impatto del PropTech nel settore real estate” (Modulo 1) e procede proponendo un’analisi nel dettaglio dei cinque cluster di attività individuati dal monitor di IPN: Real Estate Fintech (Modulo 2) – Sharing Economy (Modulo 3) – Smart Real Estate (Modulo 4) – Professional Services (Modulo 5) – ConTech (Modulo 6).

Mirando a fornire una formazione specifica dedicata agli operatori del mondo immobiliare, il corso approfondisce soluzioni tecnologiche e modelli di business di società che offrono servizi digitali rivolti al Real Estate Data Driven.

“Si tratta di guardare alle nuove tecnologie come a fattori capaci di abilitare, concretamente, servizi sempre più performanti e nuove opportunità di business che, in un’ottica data-driven, sottendono implicazioni più profonde e strategiche di riorganizzazione; sia in termini aziendali, di upskilling/reskilling e di nuove collaborazioni/partnership, sia in termini più generali di mercato, di riformulazione dell’offerta e di rivisitazione della filiera e delle sue dinamiche interne”, spiega Stefano Bellintani, co-founder di IPN.

E a proposito di upskilling/reskilling aggiunge Chiara Tagliaro, anche lei co-founder di IPN:  “L’evoluzione, portata dall’innovazione tecnologica, accompagna anche un necessario cambiamento delle competenze, che vedono oltre alle “hard” e “soft” skill anche le “tech-skills”. Le soluzioni PropTech rappresentano proprio un’opportunità per supportare questo cambiamento nel settore”

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