INNOVAZIONE

Pulire l’aria con la luce: la soluzione cleantech della startup REair, ecco come funziona

Si chiama eCoating la tecnologia sviluppata dalla startup REair, che l’ha portata al CES di Las Vegas. La soluzione si può applicare a qualsiasi superficie e si attiva a contatta con la luce, eliminando le impurità dell’aria. Le case history, da Milano a Venezia

Pubblicato il 12 Gen 2024

L'applicazione dell'ecoating di REair

Pulire l’aria con la luce: è la soluzione cleantech di REair, arrivat al CES 2024, il più grande e importante evento tech al mondo. La tecnologia dei coating fotocatalitici della startup milanese, una delle 50 aziende selezionate per la missione italiana a Las Vegas  guidata dall’ICE.

Che cosa fa REAir? Ha sviluppato una tecnologia innovativa e altamente sostenibile che si può applicare a qualsiasi superficie e che sfrutta la luce per purificare l’aria. Ecco come funziona

10 startup cleantech italiane per la sostenibilità di immobiliare e costruzioni

REair, la tecnologia eCoating contro l’inquinamento

La tecnologia sviluppata da REair si chiama eCoating e si basa un un brevetto che ha portato a una soluzione totalmente green: si attiva dalla combinazione di luce e aria grazie ad un processo di fotocatalisi che continua nel tempo a decomporre gli inquinanti gassosi (NOx SOx, polveri PM organiche, VOC) e microorganismi come batteri, virus, muffe, funghi e altri agenti patogeni nocivi.

Un prodotto unico nel mercato italiano, che ha il vantaggio di essere trasparente, mantenendo così il colore originale della superficie trattata, naturale, senza solventi, certificati come durata di efficacia e di facile applicazione, tramite nebulizzazione su qualsiasi superficie interna ed esterna.

Obiettivo dell’azienda è rendere i centri urbani delle vere e proprie «foreste invisibili», con le superfici degli edifici, interne ed esterne, in grado di abbattere la produzione di composti nocivi come ossidi di azoto, composti organici volatili e polveri sottili.

Usare gli edifici per combattere i composti nocivi nell’aria

Raffella Moro, CEO di REair

«L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha certificato come l’inquinamento urbano provochi un quarto delle malattie e delle morti nel mondo. Un dato che fa toccare con mano l’importanza di implementare la cultura della purificazione dell’aria nei centri urbani. Un obiettivo fondamentale per tutti: la tecnologia di REair dà un contributo importante in tal senso, utilizzando quanto già c’è, ovvero gli edifici, per combattere l’emissione di composti nocivi nell’aria».”, ricorda Raffella Moro, CEO di REair (in questo video racconta il suo percorso professionale e la storia della startup).

Le case history di REair, da Milano a Venezia

Applicazione della tecnologia fotocatalitica di REair sulla facciata della sede de Il Sole 24 Ore

Un esempio concreto dei benefici della tecnologia messa a punto dalla REAir si è già vista nelle esperienze in Italia. A novembre 2023 REair ha raccontato in una serie di incontri alcune cases history di tecnologia eCoating dal Campus Monte Rosa di Milano, alla facciata tutto vetro dell’aeroporto di Venezia, dall’istituto Gonzaga di Milano città al maxi-impianto pubblicitario, 4 mila metri quadri, uno dei più grandi al mondo, che ricopre il cantiere della ristrutturazione dell’iconico Pirellino di proprietà della Coima. Sulla base dei test eseguiti secondo le norme Uni relativi alle superfici fotocatalitiche, la maxiaffissione è in grado abbattere fino a 500 kg di ossidi di azoto, pari alla piantumazione di 1200 alberi.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Davide Banfo

Giornalista e viaggiatore curioso. Dopo aver iniziato alla Gazzetta del Popolo, ho lavorato con incarichi diversi in alcune redazioni e in diversi settori di Repubblica: Torino, Bari, Roma, Milano e poi di nuovo a Roma.

Seguimi su

Articolo 1 di 4