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Monitoraggio aria indoor: come migliorare la qualità degli ambienti con l’intelligenza artificiale

È possibile garantire benessere e salute in ogni spazio chiuso grazie a tecnologie all’avanguardia per il monitoraggio dell’aria indoor. Vediamo come

Pubblicato il 26 Mar 2024

Immagine di fizkes da Shutterstock

L’importanza di proteggere la propria salute e migliorare la qualità dell’aria, soprattutto negli spazi chiusi, è diventata sempre più evidente. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), trascorriamo circa l’80% del nostro tempo in ambienti interni, una percentuale che sale fino al 90% per i bambini. Su 24 ore, mediamente 10 sono passate in casa e 9 tra ufficio e scuola. La qualità dell’aria all’interno di questi spazi influisce significativamente sulla nostra vita e la nostra salute.

A ciò si aggiunge lo smog che, specie nei mesi invernali, colpisce molti centri urbani. Ecco perché per affrontare il problema dell’inquinamento atmosferico occorrono misure strutturali e integrate.

Riguardo al contesto indoor, la tecnologia consente di dare una risposta con due soluzioni. La prima è quella dei purificatori, dispositivi filtranti brevettati che riducono l’inquinamento atmosferico e generano aria pulita. La seconda è quella della sensoristica che sfrutta l’intelligenza artificiale per favorire la ventilazione naturale.

Monitoraggio d’aria indoor: come funzionano e a chi servono i purificatori

I purificatori indoor sono apparecchi portatili filtranti, che garantiscono aria pulita e priva di virus in qualsiasi ambiente interno. La loro missione più importante è quella di proteggere le persone e gli ambienti circostanti da agenti patogeni e contaminanti. Consentono il ricambio d’aria cinque volte ogni ora e hanno un tasso di emissione di aria pulita fino a 2.500 metri cubi in una stanza di 200 metri quadri. L’essenza della tecnologia è costituita dai sistemi di filtraggio HEPA 14, che combinando più dell’80% del particolato e del biossido di azoto, catturano il 99,9% di microrganismi. I filtri HEPA di ultima generazione sono composti da fibre di vetro di infinitesimali dimensioni in grado di trattenere particelle più piccole di 1 micron.

I vari modelli di purificatori sono progettati per soddisfare le esigenze di ambienti con dimensioni e applicazioni diverse. Sono ideali per gli spazi “ad alta frequentazione”, quelli cioè in cui sono presenti molte persone anche in momenti diversi, come uffici, asili, scuole, negozi, spazi di ospitalità e intrattenimento, biblioteche, aeroporti, stazioni e presidi sanitari.

Il design ottimizzato del sistema di ventilazione e dei mezzi filtranti proposti da A2A in tre diverse soluzioni in termini di dimensioni e potenza per superfici, da 40 a 200 metri quadrati, garantisce anche l’efficienza energetica; offrono infatti prestazioni elevate e sono ultra-silenziosi.

Monitoraggio qualità dell’aria: la soluzione di A2A Smart City con l’intelligenza artificiale

Tra le soluzioni proposte da A2A Smart City, la società del Gruppo A2A che mette la tecnologia smart a disposizione dei territori, ci sono anche i sensori che sfruttano l’intelligenza artificiale per migliorare la qualità dell’aria nei vari ambienti indoor. La soluzione è stata validata dal Politecnico di Milano.

I dispositivi, partendo dalla rilevazione dei livelli di CO2, della temperatura e dell’umidità, sono in grado di segnalare quando è necessario aprire le finestre, favorendo così la ventilazione naturale e prevenendo la saturazione e l’eccessiva concentrazione di microdroplets nella stanza. Con la stessa logica, la sensoristica indica quando è opportuno chiuderle per poter mantenere la temperatura ideale evitando inutili sprechi di energia. Le analisi relative all’impiego di questa tecnologia hanno evidenziato una riduzione dei livelli di CO2 (dal 20 al 40%) nelle ore ad alta frequentazione.

Il sistema, molto intuitivo, si basa su un allarme visivo: il rosso indica quando aprire la finestra, il viola quando la qualità dell’aria sta migliorando, l’azzurro quando richiudere la finestra, con ventilazione naturale o con integrazione meccanica. Una soluzione, quest’ultima che previene anche la dispersione di calore. A2A Smart City ha testato il suo sistema di monitoraggio della qualità dell’aria con un importante progetto nelle scuole primarie bresciane fornendo oltre 300 sensori.

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