Relocation e property management, come funziona il modello di Dotstay

Quotata in Borsa a fine 2022, Dotstay ha creato una piattaforma che offre un “angel” per trovare casa a chi deve cambiare città. Ecco come funziona e come diventa uno strumento per la gestione di immobili

Pubblicato il 01 Feb 2023

Puntare sul mercato della relocation e del property management per locazioni di medio-lungo termine utilizzando come driver la tecnologia e la consulenza personalizzata. Una sfida, quella di Dotstay, che ha già fatto un primo importante passo con il debutto, lo scorso 29 dicembre 2022, nel Segmento professionale Euronext Growth Milan.

Dotsay, in Borsa a 10 anni dalla fondazione

La quotazione di Dotstay è stata la ventiseiesima ammissione del 2022 sul mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole e medie imprese e ha portato a 190 il numero delle società quotate su Egm. In fase di collocamento, Dotstay ha raccolto 2,16 milioni. Il prezzo di collocamento delle azioni ordinarie oggetto dell’offerta è stato definito in 3,77 euro cadauna, con unacapitalizzazione della Società, alla data di inizio delle negoziazioni, pari a 9,52 milioni di euro e un flottante previsto al 26,33%.

Costituita nel 2013 da Alessandro Adamo, Dotstay si caratterizza per essere una piattaforma attraverso la quale chiunque debba trasferirsi in una nuova città può prenotare un assistente personale locale, denominato Angel, che lo aiuti a trovare casa e lo assista a 360° nel percorso di relocation. La società, inoltre, offre ai proprietari di immobili servizi di gestione immobiliare e di locazione diretta.

Il mercato di chi si trasferisce per lavoro

A raccontare le caratteristiche di Dotstay, che dopo essersi consolidata sul mercato di Milano, punta adesso su Roma, Firenze e Torino, è il ceo e founder Alessandro Adamo. Partito giovanissimo dalla Puglia, Adamo ha consolidato a Milano diverse esperienze nell’interior design individuando, nel mercato nazionale e internazionale di chi trasferisce in un’altra città per lavoro per periodi medio lunghi, uno spazio di business. “Siamo partiti dalla tecnologia – spiega – sviluppando una piattaforma proprietaria senza licenze d’uso. Il nostro è un applicativo modulare e scalabile, che offre un data base sempre aggiornato e molto facile e intuitivo da utilizzare”.

Alessandro Adamo, fpunder e CEO di Dotstay

L’altro aspetto importante, sempre secondo Adamo, è quello di offrire un servizio su misura per il cliente. “Chi arriva in un’altra città, specie se straniero, ha bisogno di una consulenza completa che non è solo la selezione della possibile soluzione abitativa. I nostri Angel possono occuparsi di ricevere con un autista privato il cliente in aeroporto, fornirgli una sim per i primi utilizzi e una consulenza completa per i documenti dal codice fiscale al permesso di soggiorno. I nostri Angel devono poi essere multilingue e conoscere bene la città in modo da fornire i migliori consigli”.

L’individuazione dell’immobile da locare

Un altro aspetto importante della consulenza di Dotstay, è quello dell’individuazione dell’immobile da locare con tre formule, a tariffe diverse: l’angel tour di un giorno ha un costo di 889 euro, quello di tre giorni 689 e per sette giorni la tariffa è di 489. L’Angel garantisce la visita accompagnata fino a 5 appartamenti secondo le richieste del cliente. “I nostri collaboratori vengono tutti dal commerciale, ma li selezioniamo con particolare attenzione alle capacità relazionali. Il loro obiettivo primario è aiutare il cliente”.

I servizi per i proprietari di case

Un altro versante del business è quello rivolto ai proprietari che possono mettere a disposizione il loro immobile, arricchendo la proposta di offerte di Dotstay. “Per i proprietari abbiamo due formule. La prima è quella della locazione diretta, nel senso che siamo noi a intestarci il contratto per poi subaffittare l’appartamento a clienti referenziati per periodi medio-lunghi. Al proprietario viene garantita una rendita fissa e puntuale e anche le utenze sono intestate a Dotstay. Il padrone di casa non ha altri pensieri e non corre nessun rischio per i periodi sfitti. La seconda formula per i proprietari è quella della gestione immobiliare che prevede la stipula di contratti a regime di cedolare secca con inquilini referenziati a fronte della quale il proprietario paga una fee sul valore annuale del canone. Nel caso l’immobile rimasse sfitto per più di un mese, il proprietario è poi salvaguardato con la Dotstay Guarantee”.

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